Rallentare per salvare

Già nel 2007 sostenevo quello che poi ho scritto nel 2011. L’uomo sta “scollegandosi”, diviene sempre di più un essere a sé stante, privo di “connessioni” sociali, emozionali e sempre più immerso in una comunicazione telematica frenetica. Da fermare prima che si accorga del baratro di solitudine in cui sta crollando. L’architettura è la culla della vita. E’ lo spazio che ha plasmato il nostro amore per il gioco quando eravamo in tenera età, è lo spazio che ci ha permesso di vivere le avventure di una vita. E’ lo spazio dove ci siamo rifugiati, dove ci siamo nascosti… Da dove siamo fuggiti(!) verso uno spazio nuovo…. L’architettura è molto di più di una costruzione. E’ lo spazio delle relazioni dell’Uomo. E’ spazio intriso dell’amore di chi con lentezza l’ha realizzata, di chi l’ha vissuta e di chi tuttora la vive. l’Architettura ha plasmato i nostri cuori e le nostre coscienze durante la nostra crescita. l’Architettura ci ha condizionato e tuttora ci condiziona, nel bene e nel male… Per questo sostengo che tornando all’architettura si potrà salvare l’uomo. L’Architettura “è” i rapporti che abbiamo con gli altri, non si limita a veicolarli. E’ fondamentale che l’Architettura rallenti, e rientri nel mondo come sua salvezza. Lei può…

Marco Pastorino Architetto

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